Implantologia

Perdere uno o più denti oltre a portare ad ovvi problemi di aspetto fisico e di danneggiamento dell’autostima, provoca altri problemi come la perdita della funzione masticatoria e un danno dell’eloquio. Da quasi 50 anni l’implantologia rappresenta il metodo più raffinato ed avanzato per la sostituzione di elementi dentari persi. Si utilizzano viti in titanio che funzionano da radici artificiali e, dopo un periodo di osteointegrazione, durante il quale tali viti vengono inglobate dall'osso neo-formatosi in stretta apposizione, vi si applicano le ricostruzioni protesiche.

Nel nostro studio utilizziamo fin dal 1999 varie sistematiche implantari, tutte di aziende leader del mercato.

Il dott. Roberto Calvisi ha conseguito nell’anno 2013 il Master Universitario di II livello in Implantologia presso l’Università di Pisa.

Nel 2015 è stato riconosciuto come Centro di Eccellenza Camlog.

 

Attraverso la realizzazione di un lembo nel tessuto gengivale, viene esposto il tessuto osseo sottostante. Mediante l’utilizzo di vari strumenti - rotanti, piezoelettrici o manuali – viene realizzata la sede esatta in cui verrà inserita la vite in titanio. Il riposizionamento del lembo gengivale nella sua sede e la sutura completano l’intervento.

Implantologia guidata

Si tratta di una importante innovazione in implantologia orale che consente una riduzione dei tempi di trattamento, una maggiore precisione del piazzamento implantare, una chirurgia indolore perché non necessita quasi mai di alcuna incisione chirurgica.

In seguito ad una visita accurata della bocca, all'analisi degli esami radiografici preliminari e ad un fondamentale colloquio con il paziente, si rilevano le impronte delle arcate dentarie, e dallo studio dei modelli in gesso si realizza in collaborazione con l'odontotecnico una simulazione dell'ottimale posizionamento degli elementi dentari mancanti. Da questo studio preliminare del caso si realizza una dima radiologica, che verrà fatta indossare al paziente durante l'esecuzione dell'esame TC.

Tutti i dati raccolti vengono elaborati con un apposito software per la simulazione dell'inserimento implantare. Il fatto di poter "navigare" virtualmente all'interno della bocca del paziente permette di collocare gli impianti nella migliore posizione possibile, e ridurre al massimo i tempi dell'intervento: ciò significa un risultato migliore, tempi accorciati e minore disagio per il paziente!

La pianificazione viene poi tradotta in una speciale guida chirurgica ottenuta mediante la tecnologia CAD CAM.

Nei casi con scarsa quantità d’osso tale tecnica consente di inclinare gli impianti e di aggirare l’ostacolo in totale sicurezza, eliminando la necessità di procedure d’innesto osseo.

E’ possibile consegnare dei provvisori fissi in tempi molto stretti, seguendo un protocollo di carico immediato. Il paziente quindi riceve in tempi rapidi dalla seduta chirurgica i denti fissi provvisori che gli consentiranno una adeguata estetica ed una buona funzione fonetica e masticatoria.

Dopo un congruo periodo di attesa per ottenere l’osteointegrazione, anche sulla base delle informazioni ottenute dalla protesi provvisoria, si può procedere a realizzare la protesi definitiva, che può essere realizzata in vari materiali estetici.

Chirurgia implantare

Grande importanza ricopre la preparazione e sterilità del campo operatorio necessario per prevenire infezioni con conseguente mancata integrazione degli impianti. La preparazione della sala chirurgica adottata nel nostro studio risponde a protocolli chirurgici molto stretti. L'anestesia è locale come nelle procedure odontoiatriche convenzionali, e la chirurgia è molto semplificata rispetto al passato con modesto dolore post-operatorio.

Il protocollo farmacologico prevede l’eventuale assunzione di un idoneo antibiotico in un'unica dose preoperatoria ed eventualmente una premedicazione nei soggetti ansiosi.

Protesi su impianti

La pianificazione protesica viene rigorosamente eseguita in tutti i casi in modo da avere impianti inseriti con l'ideale angolazione per avere denti in tutto simili a denti naturali. Tale pianificazione può essere eseguita tramite una ceratura diagnostica ovvero una modellazione in cera di come saranno i denti, oppure può essere eseguita virtualmente tramite computer.

I restauri su impianti possono essere cementati oppure avvitati. Questa ultima soluzione è da preferire in ricostruzioni complesse in quanto consente sempre di smontare la protesi anche dopo anni, con facilità per eventuali riparazioni o interventi di manutenzione.

 

Chirurgia ossea preimplantare

Spesso l'implantologia viene sconsigliata in assenza di una quantità di osso sufficiente per l'inserimento degli impianti. Tuttavia esistono alcuni tipi di interventi che ricreano l'osso grazie all'inserimento di sostituivi ossei sintetici che sono osteconduttori o osteoinduttori.

Gli interventi di ricostruzione ossea sono in grado di assicurare ai tuoi denti funzionalità e bellezza.

Nell'esempio che segue, si può vedere un ampio difetto osseo intorno ad un impianto (immagini per gentile concessione di Geistlich Biomaterials Italia srl)

Il difetto viene colmato con un sostituto osseo e coperto con una membrana

A guarigione avvenuta l'osso neoformato avrà colmato il difetto

In questo modo si avranno i migliori presupposti per un risultato estetico finale ottimale

 
Domande più frequenti

1. Quali fattori contribuiscono al successo a lungo termine degli impianti?

La quantità e la qualità dell’osso e una buona igiene orale sono i fattori più importanti per il successo a lungo termine degli impianti.

2. Ci sono limiti di età per sottoporsi ad un trattamento implantare?

No, l’età non rappresenta un limite per l’utilizzo di impianti dentali.

3. Gli impianti necessitano di una cura particolare?

L’igiene deve essere svolta come per i denti naturali, quindi vanno eseguiti lo spazzolamento e l’uso del filo interdentale 2-3 volte al giorno.

4. Ogni quanto tempo è necessario far controllare gli impianti?

Gli impianti vengono controllati durante le normali visite di controllo, quindi almeno 2 volte l’anno.

5. Quanto tempo dovrò rimanere senza denti? Avrò difficoltà di masticazione per molto tempo?

Dipende da vari fattori, se c’è abbastanza osso e di buona qualità può essere realizzato il carico immediato, con l’inserimento di una protesi provvisoria entro pochissimi giorni. Se invece per vari motivi è richiesto più tempo è possibile realizzare una soluzione provvisoria rimovibile per non dover mai stare senza denti.

6. E’ possibile inserire la protesi subito dopo gli impianti?

Sì, se le condizioni ossee (qualità e quantità) ed infettive (non ci devono essere lesioni ed infezioni) lo permettono.

7. Esistono delle controindicazioni all’inserimento degli impianti?

Infezioni della bocca in fase attiva, come problemi gengivali e parodontali, devono essere trattate e risolte prime del trattamento implantare. Patologie con deficit del sistema immunitario rappresentano una limitazione, così come alcuni farmaci. Il fumo è inoltre un importante fattore di rischio per il successo a lungo termine degli impianti. In ogni caso sono necessari una visita accurata, una approfondita anamnesi medica ed odontoiatrica, e un colloquio preliminare con il chirurgo implantologo.

8. La chirurgia implantare è una procedura dolorosa?

La chirurgia implantare è generalmente eseguita utilizzando un anestetico locale, ed è una procedura non dolorosa. Nella fase post-operatoria il minimo discomfort residuo può essere gestito agevolmente con una terapia antidolorifica, che le verrà prescritta al momento dell’intervento.

9. Quanto tempo dovrò assentarmi dal lavoro dopo aver inserito gli impianti?

Normalmente non c’è necessità di assentarsi dal lavoro dopo una chirurgia implantare.

10. Ho il diabete: posso essere ugualmente sottoposto a chirurgia implantare?

Sì, ma è importante che il diabete sia ben controllato e che mantenga un buon livello di igiene orale. Un diabete non controllato rappresenta invece una controindicazione all’uso degli impianti.

11. Ho problemi gengivali: posso essere ugualmente sottoposto a chirurgia implantare?

Sì, ma la malattia gengivale/parodontale deve essere controllata e stabilizzata, in modo che al momento dell’inserimento degli impianti non vi sia patologia in fase attiva.

12. Ho portato una protesi totale per vari anni, ed ho perso molto supporto osseo, per cui la mia protesi non sta più ferma: gli impianti potrebbero aiutarmi?

Molto probabilmente sì, comunque è necessario eseguire un esame 3D delle ossa mascellari, che permette di eseguire una simulazione della chirurgia implantare per valutare la fattibilità dell’intervento.

 

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